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1 giugno 2012 5 01 /06 /giugno /2012 08:01

5498892495_a2dd0a8605.jpgAL COMITATO MOGLI OPERAI POMIGLIANO, DISOCCUPATE E LAVORATRICI

alle mogli degli operai dei Cantieri Navali, della Fincantieri e dell'Avis
di Castellammare, dei Cantieri Navali di Trapani, della ex Parmalat di
Atella (PZ), e a tutte

Vogliamo farvi arrivare tutto il nostro sostegno e la nostra unità con la
giusta battaglia che state portando avanti, come mogli di operai, o come voi
stesse operaie, precarie, disoccupate.
Questa campagna è un segnale e un campanello di sveglia importante verso le
donne proletarie e anche verso gli operai, per affermare l'unità e la
solidarietà di classe, perchè le mogli non stiano in casa, non restino in
attesa delegando, ma lottino in prima persona, portino in piazza la loro
ribellione e le loro ragioni di lottare per i propri compagni, per la
propria famiglia e la propria vita.
Noi stiamo facendo circolare le vostre lettere, appelli in tutte le realtà
di donne/lavoratrici sia nei nostri territori che a livello nazionale.
Non bisogna solo lamentarsi, o illudersi che altri facciano per noi, o
perdere mesi, anni della nostra vita andando dietro alle squallide e false
proposte dei politici e sindacati filo padronali.
Noi siamo lavoratrici di varie realtà di lavoro, disoccupate, precarie che
ogni giorno lottiamo, duramente, con scioperi, presidi, blocchi, occupazioni
di sedi istituzionali, scontri con la polizia, e anche da noi, in queste
lotte sono sempre le donne ad essere le più ribelli e determinate come è
giusto che sia, perchè come ha detto una di voi noi siamo "Operaie e mogli
di operai e ci toccano entrambe le cose", per noi sono doppi gli attacchi e
sono doppie le catene di cui dobbiamo liberarci
Noi siamo colpite quando lavoriamo, quando i padroni ci cacciano dal lavoro,
quando non troviamo lavoro, quando i padroni chiudono le fabbriche o
licenziano i nostri mariti, compagni, figli, ma anche quando il governo
scarica su di noi i costi dei tagli ai servizi sociali, del carovita, della
famiglia che l'hanno fatta diventare il più grande "ammortizzatore sociale".
La Fiat con il piano Marchionne è l'esempio più lampante e drammatico di
questa condizione.
La Riforma del Lavoro peggiora enormemente la nostra condizione - a Taranto
vi sono operaie delle pulizie che lavorano per 1 ora e 50 minuti e prendono
200 euro al mese! - e con l'attacco all'art. 18 dà il piatto servito alle
grandi aziende per fare centinaia di licenziamenti.

Noi non ci stiamo! Se questo sistema sociale, questi padroni e governo Monti
moderno fascista, considerano le donne "l'ultimo chiodo della carrozza". E'
l'ora che facciamo vedere che i "chiodi" non si lascino arrugginire, ma si
affilino e si mettano tutti insieme per formare un immenso tappeto. dove far
"saltare a piedi nudi", governo, padroni, politici e sindacati
collaborazionisti.
Noi vogliamo organizzare uno SCIOPERO DELLE DONNE contro il lavoro sfruttato
e oppressivo, contro il lavoro doppiamente negato alle donne e contro il
doppio lavoro, contro chi vuole distruggere le nostre famiglie e il futuro
dei nostri figli, per la DIGNITA'. Questo "sciopero delle donne" deve essere
un segnale di unità/arricchimento della lotta di classe, di stimolo anche
verso i nostri compagni operai, perchè come dite voi "i nostri uomini da
soli non possono farcela... ora tocca a noi entrarci".
In questo percorso proponiamo una MANIFESTAZIONE DI MOGLI, LAVORATRICI,
DISOCCUPATE, PRECARIE che assedi a Roma il Ministero del Lavoro, la Fornero
che "chiagne e fotte".
Siamo disposte a venire a Napoli in occasione di una delle vostra
iniziative, per incontrarci e discutere insieme.
Un saluto "blu"/rosso!

Le lavoratrici e disoccupate Slai Cobas per il sindacato di classe -
TARANTO - PALERMO
cobasta@libero.it

31.5.12

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