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15 novembre 2011 2 15 /11 /novembre /2011 09:23

5279669150_3239bcb69e.jpgdal blog proletaricomunisti.blogspot.com di oggi

 

 

 

 

 

Il governo Monti dovrebbe nascere in settimana, anche se la situazione non è
così lineare.5391351938_6562bf0aed.jpg
Le manifestazioni giuste e sacrosante per le dimissioni di Berlusconi, hanno
creato un problema.. il passaggio condiviso e indolore voluto da Napolitano,
dai principali partiti in parlamento, ha avuto una battuta d'arresto, il Pdl e
lo stesso Berlusconi hanno ora reagito e il voto di sostegno è ancora a
rischio. Il Pd si trova ad essere l'unico sostenitore solido di un governo
tecnico a parole, da terzo polo nei fatti, e questo non poteva non creare
problemi anche all'interno di questo partito.
Le reazioni isterico-reazionarie dei leghisti e i maldipancia di Di Pietro e
Vendola ci stanno, ma non contano molto sull'esito della crisi.
Il problema è che un governo Monti al buio è un governicchio preelettorale e
questo approfondisce la crisi invece che risolverla dal punto di vista di
Merkozy e padroni.
Monti annuncia un governo della Bocconi e del Vaticano, con una serie di
ministri che se sono sconosciuti per il popolo ma conosciuti per le loro
funzioni e posizioni negli ambienti bene, a cui si aggiungono personaggi
"saggi" volti a ribadire il carattere moderno fascista e da stato di polizia -
stato di guerra del nuovo governo: il socialfascista in guanti rosa Amato, il
generale Mosca Moschin alla Difesa (sarebbe probabilmente la prima volta,
pensiamo, nella storia post-resistenza che abbiamo un generale a capo della
Difesa - una cosa da manuale del golpe come la storia mondiale insegna),
prefetti reazionari agli Interni, ecc.
Questo governo, con una forma blanda di 'patrimoniale' - forse, marcia veloce
e colpisce duro 'a sinistra', dove per sinistra non vanno intesi i partiti
della falsa sinistra in parlamento e fuori, ma gli operai, i proletari, le
masse popolari:
aumento del'età pensionabile a 66 dal 2013, in particolare delle donne;
licenziamenti, mobilità, cassaintegrazione, tagli dei salari a partire dagli
statali; tassa sulla prima casa, tagli delle spese sociali e privatizzazzioni
selvagge; in preparazione del bersaglio grosso: articolo18 e sistema Marchionne
in fabbrica, ecc.
Ora il gioco, per quante parole sprechino su giornali e televisioni, per
quante energie congiunte mettano in campo, partiti di destra di centro e di
falsa sinistra, sindacati confederali, papi e monsignori, è troppo scoperto
per ingannare qualcuno.
I padroni europei e italiani, le classi dominanti nel loro insieme hanno una
ricetta sola: scaricare la crisi del capitale sulle masse, per ripristinare
profitti e sistema finanziario; e, se le masse non ci stanno, Stato di polizia,
moderno fascismo, repressione.

A questa ricetta si può solo rispondere con la lotta, lo sciopero generale dal
basso e prolungato, la rivolta proletaria e sociale.
Ma nella comprensione che per fare tutto questo serve organizzazione
sindacale, sociale e politica, fuori e contro i partiti del parlamento e le
direzioni sindacali confederali; autonoma dalla falsa sinistra che è fuori dal
parlamento con i loro giullari Casarini, Uniti per l'alternativa, Bernocchi
Cobas confederazione ecc. Quindi gli appelli per l'unità che vengono a diversi
livelli da queste parti vanno respinti.
Serve unità e fronte, si certo ma...
unità per il sindacato di classe,
unità per il fronte proletario e rivoluzionario,
unità per la rivolta proletaria e sociale,
unità per il partito della rivoluzione:

Proletari comunisti- PCm Italia
15 novembre 2011

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